Consigli per il risparmio energetico ed ecologico

In questo periodo è sempre più importante conoscere bene il risparmio energetico, in modo da mettere in atto le giuste tecniche, le cosiddette buone pratiche, volte a un vero risparmio energetico ed ecologico.

Utilizzare l’elettricità e il gas in modo consapevole ed efficiente, infatti, significa consumare meno e ottenere un calo del consumo. 

Ogni intervento volto al risparmio energetico ed ecologico offre molteplici risultati: 

1. un altro passo verso la sostenibilità ambientale e lo sviluppo sostenibile; 
2. un contributo alla transizione energetica; 
3. una forma di risparmio economico sulle bollette.

Vediamo quindi insieme quali possono essere alcuni buoni comportamenti per risparmiare energia.

Risparmio energetico ed ecologico passivo e attivo 

Il risparmio energetico e/o ecologico può essere passivo o attivo. 

Per risparmio energetico passivo si intendono tutte quelle azioni che hanno l’obiettivo di consumare quantitativamente meno energia elettrica e/o gas (come spegnere le luci quando si cambia stanza, o interventi di natura strutturale, importanti e costosi, come la coibentazione).

Per risparmio energetico attivo, invece, si intende l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile o per la generazione di riscaldamento, cioè per rendere l’abitazione completamente autonoma. 

Se il risparmio energetico attivo richiede maggiori sforzi iniziali a livello di investimenti e di tempo, le attività di risparmio di energia passivo possono aiutare ad arginare i costi e a rendere più sostenibile l’ambiente in cui viviamo. 

Comportamenti per risparmiare energia

Ecco alcuni consigli di comportamenti quotidiani per il risparmio energetico ed ecologico:

• Disconnettere i caricabatterie; di per sé, non sembra molto alto il consumo, ma se si pensa al numero dei propri caricabatterie attaccati, come tablet e altri dispositivi elettrici ed elettronici che si ricaricano con lo stesso sistema e si moltiplicano per il numero di componenti della famiglia, la semplice disconnessione può permettere un grande risparmio; 
• Quando si scelgono gli elettrodomestici, oltre a fare attenzione all’etichetta energetica, verificare che si tratti di un prodotto certificato CE. La Commissione Europea, infatti, si è espressa più volte sulla questione dei consumi in stand-by e ha stabilito dei requisiti obbligatori. Per evitare che la spia rossa di un apparecchio consumi energia, quando non c’è nulla in carica, è sufficiente usare una ciabatta elettrica, in questo modo spegnendo l’interruttore sarà possibile evitare inutili sprechi di corrente. Per una maggiore comodità, spendendo poco di più, si può scegliere una presa multipla con auto spegnimento (anche programmabile) che stacca automaticamente la corrente dopo un periodo di tempo in cui l’apparecchio viene lasciato in stand-by;
• Installare un cronotermostato Wi-Fi permette il controllo della temperatura da remoto. Un solo grado in più, considerando i costi su un anno, può voler dire un aumento significativo dei costi e delle emissioni inquinanti nella nostra vita quotidiana. Si può evitare installando un sistema di termoregolazione avanzato a controllo remoto, anche tramite app, così da impostare con precisione gli orari di funzionamento della caldaia, per esempio;
• Le lampadine e i comandi per luci intelligenti sono un modo molto semplice e talvolta economico per regolare meglio l’uso dell’energia nella tua casa. Il dimmer, in particolare, è un sistema che consente di regolare l’intensità della luce ed è molto semplice da installare. Questo dispositivo, infatti, permette di utilizzare piena illuminazione, quindi più corrente, quando ce n’è davvero bisogno e di risparmiare corrente quando una illuminazione d’atmosfera è più che sufficiente;
• Infine, un altro comportamento virtuoso è utilizzare gli elettrodomestici nella fascia oraria con meno consumo. Con lo scopo di promuovere e favorire questi comportamenti da parte dei cittadini, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha fissato delle fasce orarie di consumo:

1. ore di punta o F1: dalle 8 alle 19 da lunedì a venerdì, festività nazionali escluse;
2. ore intermedie o F2: dalle 7 alle 8 della mattina e dalle 19 alle 23, da lunedì a venerdì e dalle 7 alle 23 il sabato, festività nazionali escluse;
3. ore fuori punta o F3: dalle 24 alle 7 e dalle 23 alle 24, da lunedì a sabato, mentre domenica e festivi tutte le ore della giornata; 
4. ore intermedie e fuori punta o F23: dalle 19 alle 8 tutti i giorni, il sabato e la domenica e i giorni festivi.

Oggigiorno ridurre i propri consumi di energia elettrica è particolarmente importante: non significa solo un risparmio energetico, ma anche essere attenti e giusti nei confronti dell’ambiente e limitare l’emissione di CO2 delle compagnie produttrici di energia elettrica, se non si utilizzano fonti rinnovabili.

Nella società contemporanea ridurre i propri consumi di energia elettrica, infatti, non significa solo risparmiare economicamente, ma anche e soprattutto aiutare il nostro ecosistema.

Ciao, sono Laura Contoz, Green Blogger ed eco-divulgatrice, da anni lavoro alla realizzazione di percorsi per imprenditori, per migliorare l’impatto, sul pianeta, delle infrastrutture dei loro business. Gli obiettivi di questi percorsi sono svariati: rendere le infrastrutture più efficienti, generare un risparmio energetico addizionale, aumentare la vivibilità delle azioni fatte e migliorare l'ambiente di lavoro delle persone coinvolte, soddisfacendo inoltre, le loro aspettative in termini di comfort e sicurezza. Il percorso da fare cambia a seconda del tipo di lavoro e di infrastrutture interessate, Il percorso lo preparo, nel dettaglio, con l’imprenditore, in tutte le sfaccettature, in base agli obiettivi da raggiungere, tutte le scelte e le azioni alla base del percorso, sono volte a migliorare la sostenibilità dell'ambiente preso in esame, di fatto, migliorando l'impronta ecologica del business. Ultimamente alla redazione del bilancio sociale, l’utilizzo dello stesso e alla comunicazione aziendale, aggiungo la formazione, in modo da rendere autonoma una risorsa all’interno dell’organizzazione. Attraverso una divulgazione di informazioni verificate, punto a migliorare la comprensione di questi fenomeni aumentando la consapevolezza sui temi ambientali.