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Cos’è l’inquinamento indoor e come ridurlo

Sapevi che l’inquinamento indoor, come quello domestico o negli uffici, può essere più nocivo dell’inquinamento esterno? Leggi l’articolo e scopri quali sono le cause per cercare di ridurlo da subito.

Per inquinamento indoor si intende l'inquinamento dell'aria in un ambiente chiuso e interno, come per esempio la casa o l'ufficio. Negli ambienti chiusi molte volte la normale composizione chimica dell’aria cambia e diventa nociva. Questi cambiamenti sono dovuti alla presenza nello stesso ambiente di una o più sostanze che reagiscono fra loro e per le quali vengono alterate le normali peculiarità dell'aria, talvolta fino a costituire un pericolo per la salute.

Da un'indagine condotta a livello europeo si evince che la popolazione cittadina trascorre il 95-97% del tempo negli ambienti chiusi oltre 20 ore al giorno, delle quali circa la metà nella propria abitazione, mentre solo l’1% nell’ambiente esterno (outdoor). 

Le analisi hanno confermato che, in presenza di fonti interne e con poco ricircolo dell’aria, i dati sugli inquinanti sono superiori rispetto a quelli rilevati all’esterno, talvolta anche 10-20 volte maggiori, (studio di Salthammer T, Mentese S, Marutzky R. Formaldehyde in the indoor environment. Chemical Reviews).

Le persone presenti negli edifici risultano esposti a una miscela di sostanze inquinanti in concentrazioni

variabili, emesse da sorgenti che possono essere differenti per numero e tipologia, difficilmente localizzabili perché la reazione è già avvenuta.

Scopriamo quindi insieme in questo articolo quali sono le cause dell’inquinamento indoor per conoscere i rimedi all’inquinamento domestico.

 

Le principali cause dell’inquinamento indoor

Per parlare di una situazione tipo, che conosciamo tutti, c’è stato un impatto decisamente negativo a causa della crisi delle risorse energetiche mondiali: per risparmiare si sono imposti nuovi criteri progettuali per gli edifici a uso civile, che hanno determinato profondi cambiamenti sia nella tipologia dei lavori sia dei materiali di costruzione e che hanno dato come risultato un peggioramento della qualità dell'aria interna.

Inoltre, il desiderio di risparmiare e di consumare meno riscaldamento ha incentivato un miglior isolamento edilizio e la tendenza a sigillare gli ambienti con infissi a tenuta, che determinano una riduzione delle dispersioni di calore, quindi dei consumi energetici e il miglioramento dell’isolamento acustico. 

Questi interventi edilizi, volti a contenere i consumi energetici, uniti alla mancanza di ricambio dell’aria, sono tra le principali cause del potenziale aumento delle concentrazioni di inquinamento indoor. Se poi si aggiungono i prodotti chimici che vengono utilizzati tutti i giorni, ecco che ci si ritrova con un mix pericoloso che tutti i giorni si respira senza averne coscienza.

 

Tale fenomeno è correlato ad altri fattori tipici degli ambienti:

  • le attività quotidiane delle persone, come per esempio cucinare o accendere il riscaldamento;
  • l’utilizzo di nuovi materiali edili;
  • l’uso di svariati prodotti per la casa, per la pulizia degli ambienti;
  • l’utilizzo di svariati strumenti di lavoro.

 

Nelle abitazioni, gli inquinanti più comuni sono:

  • il fumo di tabacco;
  • i processi di combustione;
  • i prodotti per la pulizia;
  • lavori di manutenzione della casa;
  • gli antiparassitari;
  • colle, adesivi, solventi e vernici;
  • PC, stampanti, fotocopiatrici.

 

Come è facile intuire, tutti i prodotti chimici, come i detersivi, i prodotti per la casa o gli altri elementi presenti all’interno, quando raggiungono una certa concentrazione o temperatura reagiscono fra di loro, dando origine a qualcosa di nuovo, di diverso. Senza essere evidente per odore o colore, non c’è modo di accorgersi di nulla e ovviamente queste sostanze possono diventare nocive per chi le respira.

È necessario considerare anche che l’utilizzo degli impianti di condizionamento dell’aria, oggi presenti in più del 35-40% delle abitazioni italiane, possono essere fonti di inquinamento, diventando terreno molto fertile per coltura per muffe e altri contaminanti biologici.  

 

Come ridurre l’inquinamento domestico

Molte patologie sono correlate alla qualità dell'aria indoor, per questo motivo il danno economico e sociale dovuto all’inquinamento indoor in Italia è rilevante e occorre subito porvi rimedio.

La Commissione indoor nel suo studio ha, infatti, valutato l’impatto sulla salute e sui costi diretti attribuibili all’inquinamento indoor in Italia. L'indagine ha tenuto conto solo degli effetti diretti e più gravi sulla salute, per un costo complessivo annuo superiore a 252 -334 milioni di Euro.  Nella realtà il danno economico e sociale attribuibile all’inquinamento indoor in Italia è più alto, non avendo valutato i costi indiretti, come il calo della produttività.

 

Possiamo quindi utilizzare dei piccoli accorgimenti per migliorare la situazione dell’inquinamento domestico, come:

  • non eccedere con i detersivi;
  • tenere sotto controllo la nascita di muffe;
  • arieggiare tutti i giorni dopo le pulizie;
  • evitare la naftalina;
  • non fumare in casa;
  • fare attenzione alle colle e simili, nei mobili e nei complementi d'arredo;
  • lasciare le scarpe fuori;
  • tenere qualche pianta in casa.

 


 

E tu segui già dei piccoli accorgimenti per migliorare la qualità dell’aria di casa o dell’ufficio?

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Ciao, sono Laura Contoz, Green Blogger ed eco-divulgatrice, da anni lavoro alla realizzazione di percorsi per imprenditori, per migliorare l’impatto, sul pianeta, delle infrastrutture dei loro business. Gli obiettivi di questi percorsi sono svariati: rendere le infrastrutture più efficienti, generare un risparmio energetico addizionale, aumentare la vivibilità delle azioni fatte e migliorare l'ambiente di lavoro delle persone coinvolte, soddisfacendo inoltre, le loro aspettative in termini di comfort e sicurezza. Il percorso da fare cambia a seconda del tipo di lavoro e di infrastrutture interessate, Il percorso lo preparo, nel dettaglio, con l’imprenditore, in tutte le sfaccettature, in base agli obiettivi da raggiungere, tutte le scelte e le azioni alla base del percorso, sono volte a migliorare la sostenibilità dell'ambiente preso in esame, di fatto, migliorando l'impronta ecologica del business. Ultimamente alla redazione del bilancio sociale, l’utilizzo dello stesso e alla comunicazione aziendale, aggiungo la formazione, in modo da rendere autonoma una risorsa all’interno dell’organizzazione. Attraverso una divulgazione di informazioni verificate, punto a migliorare la comprensione di questi fenomeni aumentando la consapevolezza sui temi ambientali.

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