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Disastri ambientali causati dall'uomo: cosa sono e come prevenirli

Scopriamo insieme cosa sono i disastri ambientali causati dall’uomo e soprattutto quali sono le possibili soluzioni per prevenirli.

In questo articolo parliamo di disastri ambientali causati dall'uomo, delle cause e soprattutto delle possibili soluzioni. Quanti di questi disastri, infatti, potrebbero essere evitabili? Perché per i disastri ambientali non c'è mai una scatola dei suggerimenti? Come prevenire i disastri ambientali?

Scopriamolo insieme!

 

Cosa sono i disastri ambientali

I disastri ambientali sono rappresentati da tutti quei fenomeni che avvengono nell’ambiente terrestre e che sono disastrosi per diversi organismi viventi in un territorio molto ampio.

Secondo un rapporto pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio Disastri (UNISDR), fra il 1998 e il 2017 le perdite economiche causate dai disastri ambientali climatici sono aumentate del 151% rispetto al ventennio precedente, passando da 1.313 miliardi a 2.908 miliardi di dollari.

Le catastrofi ambientali stanno quindi crescendo a ritmo più sostenuto, con un relativo aumento dei danni a essi connessi e la consapevolezza di questi fenomeni è cruciale per elaborare e implementare delle azioni adeguate a contenere i costi e a proteggere la natura.

 

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L’attività umana degli ultimi due secoli, infatti, può essere considerata la causa di innumerevoli disastri ambientali, come la sovrappopolazione, l’inquinamento, la distruzione degli habitat, l’industrializzazione e l’incremento della concentrazione di CO2.

Il rapporto tra sovrappopolazione e impatto ambientale è strettamente correlato al fatto che più esseri umani consumano più risorse, più risorse comportano uno sfruttamento maggiore della terra e la produzione di cibo (come carne, soia, caffè) implica una quantità enorme di energia e di emissioni di gas clima alteranti. I processi industriali richiedono spesso l’uso di sostanze altamente pericolose che possono dare origine a eventi incidentali, come per esempio l’emissione di sostanze tossiche o il rilascio di energia di entità tale da provocare danni per la salute umana e per l’ambiente.

Sono, infatti, in aumento le concentrazioni di anidride carbonica e di gas clima alteranti nell’atmosfera, che hanno la caratteristica di trattenere il calore derivante dai raggi del sole e di innalzare così la temperatura atmosferica. Le attuali misurazioni di CO2 hanno superato le 400 parti per milione (PPM) e hanno così battuto ogni record in 400.000 anni e aumentato di 1°C la temperatura media del pianeta. 

Il fenomeno del cambiamento climatico, legato allo sviluppo storico dell’industria e della tecnologia, comporta quindi un mutamento a lungo termine dei modelli meteorologici che sono arrivati a definire i climi locali, regionali e globali della terra e provoca così disastri ambientali come uragani più intensi, sia in termini di dimensioni che di frequenza, oltre a intensificare e prolungare siccità e ondate di calore.

Ecco perché capire come prevenire i disastri ambientali, anche attraverso piccole azioni quotidiane, diventa di fondamentale importanza. 

 

Come prevenire i disastri ambientali

Ogni giorno possiamo quindi adottare dei comportamenti più sani per cercare di evitare i disastri ambientali causati dall’uomo:

  • acquista prodotti locali: secondo l’Agenzia Europea dell'Ambiente i trasporti sono responsabili di più di un quinto delle emissioni di gas serra. Ecco perché, quando possibile, è fondamentale puntare sul chilometro zero;
  • consuma meno carne: è ormai noto che gli allevamenti intensivi sono diretti responsabili del riscaldamento globale, producendo il 18% delle emissioni nel mondo;
  • bevi acqua dal rubinetto e attenzione allo spreco di acqua: risparmia acqua con piccoli accorgimenti quotidiani;
  • scegli la mobilità sostenibile: l’auto rappresenta senza dubbio il mezzo di trasporto più comodo, ma bici, bus, treni, auto elettriche e, perché no, il buon vecchio camminare significa adottare uno stile di vita più sano, ridurre le emissioni di CO2 e favorire anche una crescita economica.
  • trasformare queste attività in abitudini: in questo modo potremmo ridurre l'inquinamento grazie agli acquisti a chilometro zero, potremmo abbassare le quantità di gas serra grazie alla conseguente riduzione degli allevamenti intensivi, oltre a diminuire l'accumulo di plastica e limitare le emissioni di CO2.

Spesso è difficile pensare a un collegamento così diretto tra ambiente e comportamento, ma essere consapevoli di queste piccole azioni risulta importante per avere la possibilità di rimediare ai grandi danni causati dall'attività dell'uomo.

 

Alcuni esempi di disastri ambientali

Ripercorriamo, quindi, in questo articolo alcuni dei disastri ambientali più famosi avvenuti negli ultimi 20 anni, per comprendere come poter prevenire eventuali catastrofi future. Durante la lettura, è utile, infatti, cercare di rispondere a queste due domande:

  • quali azioni si possono applicare nella zona del disastro?
  • quale soluzione si può adottare per prevenire i disastri ambientali?

 

Fuoriuscita di cianuro in Romania, 2000

Gennaio 2000: in una diga fuoriescono 100 mila metri cubi di cianuro, a partire da rifiuti contaminati. La fuoriuscita si espande nei fiumi circostanti e centinaia di persone vengono ricoverate in ospedale per casi di avvelenamento correlati al consumo di pesce contaminato. Incalcolabili gli animali morti e i diversi ecosistemi completamente distrutti

 

Inquinamento delle acque in Nuova Zelanda, 2002

Un allevamento intensivo di bestiame da latte contamina le acque di scarico dei bovini Waikato e di conseguenza molti torrenti e fiumi della Nuova Zelanda. Ingenti danni all'ecosistema, alla biodiversità e alla popolazione.


Esplosione dell'impianto petrolchimico in Cina, 2005

Un’esplosione dell'impianto petrolchimico, dove muoiono 6 dipendenti, contamina il fiume Songhua con circa 100 tonnellate di sostanze inquinanti contenenti nitrobenzene e benzene. Il contatto con queste sostanze può inoltre portare alla leucemia.

 

Valanga di detriti nelle Filippine, 2006

Febbraio 2006: un’enorme valanga di detriti si riversa in una valle popolata, dopo una settimana di forti piogge e un terremoto. Il disastro è causato dal disboscamento senza sosta e dall’estrazione mineraria non regolamentata della foresta montana che circonda la valle. La frana uccide migliaia di persone e alcune risultano ancora oggi disperse.

 

Fuoriuscita di carbone in USA, 2008

Una rottura accidentale della centrale Kingston Fossil Plant in USA ha causato la fuoriuscita di circa 4 milioni di metri cubi di ceneri volanti di carbone. I residenti vicini sono stati trasferiti e un’ingente quantità di pesci è morta.

 

Sversamento di petrolio nel golfo del Messico, 2010

Il violento incendio e il conseguente rovesciamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico provoca lo sversamento di circa milioni di barili di petrolio nel mare. Questo disastro è dannoso per la popolazione, per gli animali e per la biodiversità e risulta infatti il più grave della storia americana.

 

Incidente nucleare in Giappone, 2011

Un enorme tsunami si abbatte sulle coste giapponesi e colpisce la centrale nucleare di Fukushima. Muoiono circa 20 mila persone e altre 120 mila sono costrette ad abbandonare le proprie case. La sostanza radioattiva cesio-137 si può trovare tutt’oggi nelle falde acquifere e nella sabbia, anche a distanza di 100 chilometri dalla centrale nucleare.


Decadimento della Barriera Corallina in Australia, 2016

L’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera causa il decadimento dell’ecosistema e della biodiversità legati alla Barriera Corallina. In particolare, lo sbiancamento di circa il 90% dei coralli e la morte del 20% di essi.

 

Inondazioni in Uruguay, 2017

A causa del cambiamento climatico aumenta il rischio di piogge estreme nel corso del 2017 nel bacino dei fiumi in Uruguay, causando inondazioni estese e importanti impatti socioeconomici. Circa 3.500 persone sfollate, oltre a perdite economiche per centinaia di milioni di dollari.

 

Colata di fango in Brasile, 2019

Un guasto a una diga causa una colata di fango composta da milioni di metri cubi di materiali di scarto della miniera. Molte aree agricole circostanti sono colpite o distrutte e l’industria zootecnica locale subisce danni enormi.

 

Innalzamento del livello del mare in Italia, 2019

Il cambiamento climatico, come lo scioglimento dei ghiacci, incrementa il rischio di traboccamento dell’acqua. Infatti, a Venezia nel 2019 si verificano 18 maree superiori ai 110 centimetri, con una frequenza mai verificata prima. I danni economici di questi eventi sono calcolati in centinaia di milioni di euro.

 

Incendi boschivi nelle Foresta Amazzonica, 2019

Nel 2019 si assiste a molteplici incendi dolosi provocati per fare spazio a terreni agricoli o per l’allevamento dei bovini. Inoltre, anche il cambiamento climatico ha reso la foresta pluviale più suscettibile al fuoco a causa della sempre maggiore siccità.

 

Fuoriuscita di combustibile in Siberia, 2020

Il collasso di una centrale elettrica comporta una fuoriuscita di circa 20 mila tonnellate di combustibile diesel nel fiume che fornisce acqua potabile alla zona circostante, con ripercussioni negative senza precedenti sulle risorse idriche, sugli animali che bevono quell’acqua e sulle piante che crescono sulle rive.

 

Sversamento di olio combustibile nelle isole Mauritius, 2020

Nel 2020 una nave cargo causa il riversamento di circa mille tonnellate di olio combustibile. Risulta incalcolabile il danneggiamento alla vita marina, agli animali e alle piante, tra cui le foreste di mangrovie e i coralli che costituiscono le barriere.

 

Alluvioni in Germania e Belgio, 2021

Un’enorme ondata di maltempo causa alluvioni e inondazioni in molteplici regioni della Germania e del Belgio. Le alluvioni causano centinaia di morti e sono associate ai cambiamenti climatici e al disboscamento.

 

Scarico di componenti elettronici in Cina, 2022

Lo scarico di componenti elettroniche obsolete in Cina porta ad alti livelli di tossicità nei terreni e nei sistemi idrici della regione. Molti dei bambini delle zone circostanti al problema soffre di avvelenamento da piombo e il tasso di aborti spontanei è elevatissimo.

 

Inquinamento del lago Vittoria in Africa, 2022

Il più grande lago dell’Africa è minacciato dall’inquinamento, dallo sfruttamento delle risorse e dal cambio climatico. Questo disastro causa ingenti danni a circa 40 milioni di persone in Uganda, Kenya e Tanzania, in quanto dipendono da questo lago per il loro sostentamento.


Ciao, sono Laura Contoz, Green Blogger ed eco-divulgatrice, da anni lavoro alla realizzazione di percorsi per imprenditori, per migliorare l’impatto, sul pianeta, delle infrastrutture dei loro business. Gli obiettivi di questi percorsi sono svariati: rendere le infrastrutture  più efficienti, generare un risparmio energetico addizionale, aumentare la vivibilità delle azioni fatte e migliorare l'ambiente di lavoro  delle persone coinvolte, soddisfacendo inoltre, le loro aspettative in termini di comfort e sicurezza. Il percorso da fare, cambia a seconda del tipo di lavoro e di infrastrutture interessate, Il percorso lo preparo, nel dettaglio, con l’imprenditore, in tutte le sfaccettature, in base agli obiettivi da raggiungere, tutte le scelte e le azioni alla base del percorso, sono volte a migliorare la sostenibilità dell'ambiente preso in esame, di fatto, migliorando l'impronta ecologica del business. Ultimamente alla redazione del bilancio sociale, l’utilizzo dello stesso e alla comunicazione aziendale, aggiungo la formazione, in modo da rendere autonoma una risorsa all’interno dell’organizzazione. Attraverso una divulgazione di informazioni verificate, punto a migliorare la comprensione di questi fenomeni aumentando la consapevolezza sui temi ambientali.

 

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