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Ecoedilizia: cos'è e quali sono i materiali bioedili

Sapevi che il settore edilizio è responsabile di circa il 39% delle emissioni totali di CO2? Scopri tutti i pro e contro delle case in bioedilizia.

Oggi siamo tutti molto più consapevoli dell’importanza dell’utilizzo di materiali naturali o di recupero nelle costruzioni, in modo da mitigare il nostro impatto sul pianeta ed evitare l'inutile spreco di risorse da parte dell'uomo o i danni per la salute. Ormai è noto quanto siano dannosi per la salute materiali come il piombo, usato persino nella pittura, o le polveri sottili, dovute all'inquinamento e allo smog. 

Negli ultimi 50 anni la necessità di costruire edifici più sani e meno impattanti è, infatti, diventata una necessità basilare. Dalla "vecchia edilizia” abbiamo ereditato molti edifici che consumano energia elettrica da carburanti fossili, perché costruiti con materiali inquinanti. Questa situazione, nel tempo, ha fatto crescere e aumentare una nuova coscienza ambientale. Il settore dell’edilizia, grazie a ricerca e sviluppo sull’ecoedilizia, ha posto la questione ambientale al centro della progettazione, per riuscire a progettare e realizzare edifici civili e industriali a basso impatto ambientale.

Vediamo quindi insieme cos’è e perché è importante l’ecoedilizia e quali sono i pro e i contro di case in materiali bioedili.

 

Cos’è l’ecoedilizia

Con ecoedilizia si intende la costruzione di edifici attraverso materiali bioedili, cioè naturali, ecosostenibili o a basso impatto ambientale, con l’obiettivo di ridurre il consumo energetico e di permettere il riciclo anche in fase di demolizione.

È importante conoscere l’ecoedilizia e la bioedilizia, in quanto durante la COP25 di Madrid del 2019,  la 25ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è stato presentato il rapporto della Global Alliance for Buildings and Construction, dove è emerso che il settore edilizio è il responsabile di circa il 39% delle emissioni totali di CO2 e ha un peso del consumo energetico del 36%. 

Questi risultati, quindi, portano il settore edilizio ad accelerare sempre più il processo di decarbonizzazione ecologica. Occorre una progettazione bioclimatica e sostenibile eco-friendly, cioè da utilizzare sempre e facilmente all’intero ciclo di vita degli edifici, dalla costruzione alla demolizione.

Inoltre, anche lo spazio dedicato al verde è fondamentale perché ripulisce l'aria che è quasi completamente mancante, sia nelle grandi città sia in quelle più piccole. Da uno studio di Coldiretti, presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio, è emerso, infatti, che gli alberi sono antismog, quindi in grado di catturare quasi 40 quintali di CO2 in circa vent’anni, bloccando anche le polveri sottili (PM10), che sono molto pericolose per la respirazione. 

 

Case in bioedilizia: pro e contro

La costruzione di edifici sostenibili, cioè dell’ecoedilizia e della bioedilizia, deve tener conto di moltissimi fattori. Primo fra tutti nella progettazione di un edificio si trova l'esposizione dell'edificio al sole. Questo rende luminosi gli ambienti delle abitazioni, inoltre evita quasi totalmente il rischio di muffe e condensa, riducendo l’inquinamento indoor.

Il sole, infatti, permette di controllare l'umidità e il calore delle pareti e può aiutare con il riscaldamento delle abitazioni. Gli ambienti come la cucina e il soggiorno esposti a sud permettono di sfruttare il calore del sole in inverno e la luminosità in estate. In sostanza, laddove è possibile, è bene che l'energia sia autoprodotta.

Se non si dispone di una buona esposizione, Somfy fornisce soluzioni per schermature solare utili a sfruttare la luce disponibile per ottenere un migliore isolamento termico durante il periodo estivo e un isolamento dal freddo in inverno.

Già a partire dalla progettazione occorre tenere conto anche di una futura demolizione: le abitazione devono essere costituite da materiali bioedili, così da poter riciclare tutto, quindi senza residui tossici da dover gestire. Insomma, gli edifici progettati e costruiti a impatto zero tengono conto di tutte le variabili del territorio come temperatura, umidità, altitudine, con l'obiettivo di non stravolgere l'ambiente esterno e di evitare lo spreco idrico e le emissioni di CO2.

 

Materiali e soluzioni bioedili

I materiali bioedili utilizzabili sono diversi. La paglia, per esempio, è ottima per le pareti: si accatasta e si incarta con una rete metallica a buchi piccoli per poter intonacare facilmente. 

La scelta dei materiali utilizzabili è fondamentale, quindi sì a tutti quei materiali bioedili e naturali come:

  • sughero;
  • paglia; 
  • bambù; 
  • lana di cellulosa; 
  • legno; 
  • acciaio;
  • alluminio.

Inoltre, si possono acquistare materiali certificati, prodotti nel rispetto dell'ambiente e completamente riciclabili, anche per più volte. 

Per infissi, serramenti e coperture, l'alluminio è eccezionale. Il processo di produzione non genera rifiuti, il risparmio di materiale è notevole e l’impatto delle emissioni è pari a zero perché può essere riciclato al 100% e riutilizzato all’infinito. Circa il 70% dell’alluminio prodotto in tutto il mondo è tuttora in circolazione da tempo immemore. L'alluminio, oltretutto, è considerato un materiale duttile, così da non trascurare la sicurezza sismica e la componente strutturale dell'edificio.

La soluzione ideale è un mix. In generale le combinazioni, gli impianti e l’isolamento termico naturale, vanno studiati a tavolino in fase di progettazione, per sfruttare al massimo le varie opzioni, fino a trovare la giusta soluzione che permetterà il bilanciamento tra energia prodotta ed energia consumata.

Tutti i dati portano a riflettere, quindi, che il settore dell'edilizia potrebbe avere un futuro luminoso negli anni a venire, non come modo alternativo di costruire eco friendly, ma come un normale e sano metodo di costruzione.


Ciao, sono Laura Contoz, Green Blogger ed eco-divulgatrice, da anni lavoro alla realizzazione di percorsi per imprenditori, per migliorare l’impatto, sul pianeta, delle infrastrutture dei loro business. Gli obiettivi di questi percorsi sono svariati: rendere le infrastrutture  più efficienti, generare un risparmio energetico addizionale, aumentare la vivibilità delle azioni fatte e migliorare l'ambiente di lavoro  delle persone coinvolte, soddisfacendo inoltre, le loro aspettative in termini di comfort e sicurezza. Il percorso da fare, cambia a seconda del tipo di lavoro e di infrastrutture interessate, Il percorso lo preparo, nel dettaglio, con l’imprenditore, in tutte le sfaccettature, in base agli obiettivi da raggiungere, tutte le scelte e le azioni alla base del percorso, sono volte a migliorare la sostenibilità dell'ambiente preso in esame, di fatto, migliorando l'impronta ecologica del business. Ultimamente alla redazione del bilancio sociale, l’utilizzo dello stesso e alla comunicazione aziendale, aggiungo la formazione, in modo da rendere autonoma una risorsa all’interno dell’organizzazione. Attraverso una divulgazione di informazioni verificate, punto a migliorare la comprensione di questi fenomeni aumentando la consapevolezza sui temi ambientali.

 

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