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Come migliorare il comfort abitativo con il cambio dell'ora solare

Tutti i consigli più utili e le dritte per incrementare in modo smart e facile l'efficienza energetica in vista del cambio dell'ora solare che porta più buio.

Vivremo due volte le ore 2 di notte del prossimo 27 ottobre, visto che scatterà ufficialmente l'ora solare come da tradizione ogni fine ottobre in Italia. Ciò significa che si tornerà indietro di sessanta minuti rispetto all'ora legale con il risultato subito evidente che diventerà buio molto prima alla sera. Un cambiamento che può essere assorbito dopo qualche giorno di simil jet lag e che comporta necessariamente un cambio di abitudini, comprese quelle riguardanti la gestione della casa e dei suoi dispositivi e accessori come le illuminazioni e degli apparecchi connessi, in modo particolare quelli della domotica. 

Spesso, infatti, si sottovaluta quanto sia cruciale rivedere alcune delle procedure quotidiane che al contrario possono tornare estremamente utili come migliorare il comfort abitativo, a tutto vantaggio di un maggiore risparmio energetico e di una sensibile riduzione delle spese di elettricità e consumi vari. 

Ecco quindi una serie di consigli e dritte da sfruttare subito per prepararsi adeguatamente al ritorno dell'ora solare: Somfy propone diverse soluzioni semplici e efficaci.
 

Prima, un po' di storia dell’ora solare

L'Italia è tra le nazioni che ormai da più tempo organizza il calendario tra ora legale e ora solare: quest'ultima è quella che si può definire standard, mentre quella legale mira a sfruttare la maggiore illuminazione delle stagioni calde, per ridurre l'utilizzo di fonti artificiali. Le radici dell'idea arrivano da Benjamin Franklin che non propose direttamente il cambio dell'ora quanto di stimolare i cittadini ad alzarsi prima durante l'estate, per sfruttare al meglio l'alba e le temperature più fresche, a tutto vantaggio dei consumi generali della nazione. Il primo paese che adottò l'ora legale fu la Gran Bretagna nel 1916, seguendo l'idea del costruttore William Willett con risultati immediati in termini di risparmio energetico in un periodo molto complicato come quello della prima guerra mondiale. L'Italia seguì a ruota nello stesso anno mantenendo l'abitudine fino a ora, fatto salvo per alcuni anni durante la seconda guerra mondiale.
 

Cosa cambia in casa con l’ora solare

Come anticipato, l'ora solare sposta indietro le lancette di 60 minuti e se è vero che si dorme un'ora di più è altrettanto vero che quel che si guadagna al mattino viene restituito alla sera: più ci si avvicina a metà dicembre (e ai giorni più corti dell'anno) più la notte scende perentoria già poco oltre la metà del pomeriggio. In una famiglia tipo con genitori a lavoro e figli a scuola è verosimile immaginare un maggiore uso delle luci artificiali per la quasi totalità del tempo che si spende a casa. Ma non solo, proprio perché si è fuori durante la giornata, si ha meno occasione di sfruttare l'azione naturale del Sole per mitigare parzialmente la temperatura tra le mura domestiche. Ed è proprio in questo caso che la domotica e i sistemi automatizzati possono tornare molto utili per risparmiare consumi e spese in bolletta. 

 

Un po’ di esempi pratici:

  • prendersi cura delle superfici vetrate: le aperture della casa (o dell'ufficio) verso l'esterno non regalano solo una bella vista, ma possono rivestire un ruolo da protagonista nella climatizzazione degli ambienti interni. Per mantenere un clima ideale, anche nei periodi di intermezzo come l’autunno, possono beneficiare dell’azione del sole per diminuire l’uso del riscaldamento. Somfy propone sistemi automatizzati per regolare l’apertura e la chiusura delle tapparelle in modo autonomo oppure con controlli da distanza tramite app con un risparmio quantificato di anche il 30% (1) sulla bolletta finale, garantendo un elevato comfort abitativo.
  • utilizzare termostati smart che possono eliminare dal 15 al 30% dei consumi di elettricità grazie a una gestione automatizzata oculata del riscaldamento in base alle temperature interne ed esterne, ma anche dello studio delle abitudini degli abitanti della casa (o dell’ufficio), per esempio impostando l’attivazione sulla base degli orari di uscita e ritorno.
  • gestire la domotica anche da remoto: si è fuori casa per la gran parte della giornata, quindi è bene tenere sempre sotto controllo i dispositivi della smart home. La soluzione pratica, economica ed efficiente è un hub domotico come TaHoma switch, che si installa in modo molto pratico e, che abbraccia un notevole insieme di dispositivi dalle tapparelle o persiane automatiche ai cancelli motorizzati, supportando gli assistenti vocali e supportando anche scenari personalizzabili.
  • migliorare la qualità dell’aria: grazie a TaHoma switch e a, volendo, accessori esterni come le stazioni meteorologiche connesse, si può inviare un comando ai sistemi motorizzati di Somfy per aprire in automatico le finestre per dieci minuti così da rinfrescare l'ambiente quando non si è in casa, sfruttando il momento migliore della giornata.

Ultime, ma non per importanza, le luci artificiali. Grazie alle soluzioni già citate di Somfy si può gestire il sistema di illuminazione smart per ovviare al buio che arriva prima, donando nuova energia alle stanze oppure impostando la giusta sfumatura per rilassarsi prima di dormire. Il giusto modo per affrontare le stagioni più fredde in modo più consapevole e per rinnovare gli ambienti con un relooking moderno e accessibile.

(1) Rispetto alle soluzioni manuali. Simulazioni Somfy realizzate con il supporto di Carbone 4. A seconda delle dimensioni della casa, della geolocalizzazione, dell'anno di costruzione, dell'attrezzatura delle finestre (tapparelle, EVB), 2021.

 


Diego Barbera è giornalista per Wired Italia, portale punto di riferimento della tecnologia e lifestyle.
In questi anni ha collaborato con riviste, quotidiani e radio e ha scritto romanzi per CasaSirio Editore.

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