25.07.2019 Rendi la tua casa più sicura di Team Somfy Sensori allarme: 9 cose da sapere per la sicurezza Dalle tipologie di dispositivi in commercio ai consigli per una corretta installazione, scopri tutto quello che c'è da sapere sui sensori per allarme. Da esterni, da interni o per porte e finestre, i sensori allarme sono il braccio destro del sistema di antifurto e ne stabiliscono il grado di sicurezza. Sono uno dei sistemi più sicuri per proteggere l'abitazione dai malintenzionati o da incidenti che possano compromettere l'incolumità dell'edificio, come incendi o perdite d'acqua. Dalle tipologie di dispositivi in commercio ai consigli per una corretta installazione, ecco tutto quello che c'è da sapere sui sensori per allarme e sul livello di protezione che offrono alla tua casa. 1. Cos'è un sensore allarme? A cosa serve? I sensori per allarme sono dispositivi che controllano tutti gli eventi che accadono nell'area sorvegliata. Quando rilevano una condizione critica, segnalano l'anomalia alla centralina, affinché questa possa attuare tutte le contromisure necessarie. Oltre all'immediata attivazione dei dissuasori visivi ed acustici, che allertano il vicinato e favoriscono l'intervento delle forze dell'ordine, alcuni impianti sono predisposti per inviare una notifica al proprietario: in questo modo, avrai sempre la situazione sotto controllo, anche quando sei lontano da casa. 2. Come funziona un sensore di allarme? I sensori di allarme sono sviluppati per offrire protezione attiva 24 ore su 24, di giorno e di notte. Tra questi, i più diffusi sono i sensori volumetrici, ossia i rilevatori di movimento, utili a verificare la presenza di intrusi. Nella maggior parte dei casi, sfruttano la tecnologia a raggi infrarossi per rilevare il cambiamento della temperatura ambientale: il calore corporeo attiva il sensore, che fa quindi scattare l'allarme. Esistono poi sensori che si affidano a tecnologie diverse, come quelli a microonde, quelli ibridi (microonde combinate a infrarossi) e quelli a contatto magnetico. 3. Dove installare un sensore di allarme? È consigliabile posizionare il sensore in una zona della casa in cui il passaggio sia obbligato, come un ingresso, una scala o un corridoio, oppure nei pressi dei punti di accesso come porte o finestre. Per proteggere più superficie possibile, è preferibile collocare il sensore nell'angolo della stanza, a 2,30 metri dal pavimento. Nel caso di sensori a infrarossi, è bene evitare l'installazione nei pressi di fonti di calore come termosifoni, camini o termoconvettori, così da scongiurare possibili falsi allarmi. 4. Come si installa un sensore per allarme? L'installazione dei sensori di allarme è generalmente rapida e intuitiva. Nel caso dei sensori Somfy, è anche semplicissima: una volta scelta la loro collocazione, basta memorizzare i nuovi dispositivi nella centralina. Un feedback sonoro ne confermerà la corretta registrazione. 5. Sensori allarmi: sono compatibili con gli animali domestici? I sensori a infrarossi rilevano qualsiasi variazione di temperatura dovuta a un corpo in movimento, compresi gli spostamenti degli animali. Esistono tuttavia sensori pensati proprio per chi vive con un amico a quattro zampe. Somfy ha sviluppato due sensori specifici, ovvero un sensore di movimento per animali di piccola taglia e un altro per animali di taglia medio-grande: mentre il primo è adatto a gatti e conigli, il secondo protegge un locale anche in presenza di cani con altezza superiore ai 40 cm. 6. Esistono sensori specifici per la protezione di porte e finestre? In commercio, sono disponibili dispositivi dedicati alla sicurezza dei principali punti di accesso. Un esempio è il sensore antifurto di apertura Somfy che, installato su porte e finestre, ne segnala le movimentazioni sospette. Altrettanto utile è il sensore audiosonico di rottura vetro che, rilevando la frequenza acustica e la differenza di pressione dell'aria, attiva immediatamente l'allarme in caso di vetro rotto. Entrambi sono dotati di un sistema di autoprotezione, per scongiurare qualsiasi tentativo di manomissione. 7. E per le tapparelle? Anche infissi e avvolgibili possono essere resi più sicuri. Il sensore di apertura tapparelle Somfy, ad esempio, sfrutta un sistema magnetico per rilevare le movimentazioni della tapparella sulla quale è installato, inviando immediatamente un segnale di allarme qualora la sua apertura dovesse superare i 5 cm. 8. Se in precedenza sono stati installati sensori filari, è necessario sostituirli per avere una casa connessa? Se hai già un sensore cablato e desideri collegarlo a periferiche remote come contatti di porte, finestre o rilevatori di rottura vetro, c'è una buona notizia: grazie a Somfy, non devi necessariamente sostituirlo. Il merito è del trasmettitore universale, che converte i sensori a filo in sensori radio, compatibili con il sistema di allarme Protexiom di Somfy. 9. Sicurezza completa I sensori allarme non si limitano a rilevare i movimenti sospetti e a proteggere la tua casa dai malintenzionati. Esistono infatti dispositivi capaci di individuare possibili incidenti domestici, come il sensore di presenza d'acqua e il sensore di fumo Somfy: il primo, invia un segnale d'allerta in caso di allagamento; il secondo, previene gli incendi e, collegato al Box TaHoma, permette di impostare uno scenario completo di evacuazione (attivazione della sirena, apertura delle tapparelle, gestione dell'illuminazione e molto altro ancora). Somfy ti supporta gratuitamente nella stesura del tuo preventivo e ti mette in contatto con gli installatori professionisti SOMFY EXPERT! Clicca qui per richiedere il tuo preventivo. 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